Il filo sottile che tiene insieme due persone.
– Il filo di tutto quello che le tiene legate, anche quando sono lontane. Anche quando non si vedono e non si parlano.
…- Perché dici il filo?
– Perché è una cosa molto sottile e molto resistente, no? Che puoi anche non vedere, ed è estensibile quasi senza limiti attraverso la distanza e il tempo e l’affollamento delle altre persone che occupano lo spazio e lo attraversano in ogni direzione.
Però non è affatto scontato che ci sia, il filo.
– No?
– No. Magari due pensano di essere molto legati, poi appena provano ad allontanarsi scoprono che in realtà stanno benissimo ognuno per conto suo.
– E allora perchè pensavano di essere legati?
– Perchè erano tenuti insieme da una colla di pura abitudine e oggetti e luoghi condivisi e gesti stratificati. E’ una colla così forte da sembrare una saldatura permanente, ma appena uno dei due prova a staccarsi non c’è nessun filo che lo segua.
– Che triste.
– Come fai a sapere che invece il filo c’è?
– Quando provi a romperlo, e ti trovi in caduta libera attraverso il senso delle cose.
– E di cosa è fatto, questo filo?
– Di uno scambio continuo di domande e risposte. Sguardi, anche solo immaginati. Assonanze e intuizioni e sorprese, curiosità reciproca che non si esaurisce. E similitudini, e differenze.
Andrea De Carlo, “Pura vita”
Bellissimo!!!!!!!
RispondiEliminaHai scelto un brano favoloso!
Ha reso chiarissima l'idea di cosa è un legame degno di tale nome. Che si chiami matrimonio o amicizia non conta.
Complimenti!
il post più bello che ho letto :) complimenti per la tua sensibilità e le parole toccanti...riuscire ad avere un legame così è una cosa rara
RispondiEliminaChe bello questo passo, io amo la lettura e resto affascinata davanti a certe frasi profonde e che ci portano alla riflessione, complimenti.
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